News

Celebrato a Belgrado il 100* anniversario della fondazione dell’Arcidiocesi

Celebrato a Belgrado il 100* anniversario della fondazione dell’Arcidiocesi
24/09/2024

In qualità di Ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta ho avuto l’onore di partecipare, con il Ministro Consigliere prof. Prokic ed il Cons. d’Ambasciata Podavini, alla celebrazione del 100° anniversario della fondazione dell’Arcidiocesi di Belgrado che si è svolta martedì 17 settembre nella Cattedrale dell’ Assunzione della Beata Vergine Maria di Belgrado. La una solenne celebrazione eucaristica è stata presieduta dal Segretario di Stato della Santa Sede, il Cardinale Pietro Parolin, insieme all’arcivescovo e metropolita di Belgrado, mons. Ladislav Nemet, al nunzio apostolico nella Repubblica di Serbia, mons. Santo Gangemi, e a una ventina di vescovi provenienti dalla Serbia e dalla regione, oltre che a più di trenta sacerdoti.

Alla celebrazione hanno partecipato il Presidente della Repubblica di Serbia, Aleksandar Vučić, che è stato anche il principale sponsor delle celebrazioni per il centenario dell’Arcidiocesi di Belgrado, il Presidente del Governo della Repubblica di Serbia, Miloš Vučević, la Ministra della Giustizia, Maja Popović, il Ministro del Lavoro, dell’Occupazione, degli Affari dei Veterani e delle Politiche Sociali, Nemanja Starović, la Santità il Patriarca serbo Porfirije con il suo seguito, il direttore dell’Ufficio per la Cooperazione con le Chiese e le Comunità Religiose, Vladimir Roganović, numerosi ambasciatori, rappresentanti diplomatici militari ed i rappresentanti di diverse confessioni religiose.

L’arcivescovo Nemet, all’inizio della celebrazione eucaristica, ha dato il benvenuto e ha ringraziato tutti gli alti funzionari presenti, con un ringraziamento particolare al Cardinale Parolin, che ha presieduto la cerimonia. In questa occasione, mons. Nemet ha anche espresso gratitudine alle autorità statali per il supporto fornito.

Dopo la messa, la celebrazione è proseguita nel salone del ristorante del convento Stella. Il coro Ars Vocalis ha arricchito la celebrazione con i suoi canti, mentre la messa è stata trasmessa in diretta dalla RTS.

In questa occasione, anche il Presidente della Serbia, Aleksandar Vučić, ha fatto gli auguri per il centenario con queste parole: “Questo significativo anniversario simboleggia un secolo di cura spirituale dell’Arcidiocesi per i fedeli, così come il suo contributo alla ricchezza interconfessionale e culturale del nostro Paese. L’Arcidiocesi ha svolto un ruolo chiave nella conservazione dell’identità culturale e spirituale dei cattolici nel nostro Paese”.

Dopo la celebrazione della messa, il cardinale Parolin e l’arcivescovo Nemet hanno rilasciato dichiarazioni ai media, trasmettendo un messaggio importante:
Cardinale Parolin:
”Sono molto felice di essere potuto venire a Belgrado, è stato un grande onore per me. Come avete sentito nell’omelia, abbiamo detto che non è importante il numero dei fedeli, ma la vita di questa comunità. Mi sembra che questa sia una comunità viva, che ha un futuro, e questo mi rende particolarmente felice.”
Arcivescovo Ladislav Nemet:
”L’arcidiocesi di Belgrado oggi celebra i 100 anni della sua esistenza. Questa è un’occasione speciale per tutti noi per gioire, e credo che la cosa più importante sia guardare indietro a ciò che hanno fatto i nostri predecessori e coloro che hanno lavorato in passato a Belgrado e nella Chiesa Cattolica, ma anche riflettere su come proseguire. Come avete visto oggi durante la celebrazione liturgica, questa è una comunità internazionale molto variegata, ed è per questo che le preghiere e le letture erano in diverse lingue. Ogni settimana celebriamo diverse messe in inglese, in tedesco, in francese e anche in spagnolo, oltre ovviamente all’uso del croato o del serbo, la lingua locale che è sempre presente. Ci sono anche molti ungheresi, che hanno le loro preghiere. Quindi, non siamo una comunità uniforme, ed è proprio questa la nostra ricchezza, che ci dà la gioia di vivere nella comunione. Ringrazio tutti voi che siete venuti a riportare questo evento meraviglioso.”

Per la nostra delegazione, nuova nella sua missione, e’ stata l’occasione per scambiare opinioni e fare la conoscenza di molte autorità religiose, civili e diplomatiche.